Il +: Matteo Berrettini. Nel pre-partita il sindaco Nardella gli consegna le chiavi della città. Nascere a Roma e tifare viola è un atto di fede.

Il -: la classifica. C’è da preoccuparsi?

La Lazio non è l’Heart of Midlothian così il ritorno all’amara realtà della Serie A dopo i fasti scozzesi in Conference League avviene dopo poco più di dieci minuti di gioco, al vantaggio laziale dopo il buon avvio dei viola. Con due colpi di testa, nel senso letterale e non metaforico, la squadra di Sarri mette alle corde quella di Italiano. Con due gol simili, dell’ex di turno Vecino e al 25’ di Zaccagni. La Fiorentina torna quella che conosciamo, sterile nel suo possesso palla inconcludente opposto alle rapidi verticalizzazioni laziali che portano alle reti di Luis Alberto e Immobile nel finale. Una traversa per parte, di Mandragora e Immobile, ma i punti sono tutti della Lazio. E la Fiorentina staziona nella parte destra della classifica, tredicesima a nove punti, uno sotto a Monza e Salernitana.

Fiorentina – Lazio 0-4

FIORENTINA: Terracciano, Dodò, Quarta, Igor (58’ Milenkovic), Biraghi, Bonaventura (72’ Maleh), Amrabat (58’ Barak), Mandragora, Ikonè (46’ Gonzalez), Jovic, Kouamè (72’ Saponara). All. Italiano.

LAZIO: Provedel, Lazzari, Patric, Romagnoli, Marusic (72’ Hysaj), Milikovic-Savic, Marcos Antonio (62’ Luis Alberto), Vecino, Anderson (79’ Pedro), Immobile, Zaccagni (79’ Cancellieri). All. Sarri.

Arbitro: Maresca di Napoli.

Marcatori: 11’ Vecino, 25’ Zaccagni, 85’ Luis Alberto, 91’ Immobile.

Note: ammoniti Amrabat, Igor, Mandragora, Dodò, Lazzari.

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