Si intitola “Le Baccanti” l’opera realizzata con tempera mista e china dal maestro Roberto Panichi ed utilizzata come soggetto principale della 37ª Etichetta d’Autore.

 Alla presentazione alla stampa, che è avvenuta questa mattina presso il Museo Festa dell’Uva di Impruneta, è seguita l’inaugurazione della personale del maestro Panichi curata da Tullio Del Bravo , che comprende una selezione di 28 opere dell’artista dagli anni 80 ad oggi.

Presenti all’inaugurazione insieme a Leonardo Panichi (figlio dell’artista) e Tullio Del Bravo anche Antonella Andrei , autrice del trofeo dell’edizione 2022, il sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei il presidente dell’Ente Festa dell’Uva Riccardo Lazzerini insieme ad i rappresentanti dei quattro rioni di Impruneta, nutrita anche la partecipazione della cittadinanza.

“In questa opera metto in evidenza la correlazione tra il mondo del vino e le feste dionisiache legate alla pianta dell’uva.” – dichiara Roberto Panichi – “come in tutte le opere i miei lavori nascono grazie all’utilizzo di materiali sperimentali e contenuti assolutamente fluidi. Dipingo di tutto e mi servo di tutto, considero i materiali un’invenzione in sè. Non dipingo secondo un procedimento determinato ma vado alla ricerca, come in una avventura, credo in questo, nella libertà estrema del linguaggio, l’arte per me è una avventura intellettuale.”

Un’iniziativa importante legata alla Festa dell’Uva, nata nel 1986 grazie alla caparbietà di Tullio Del Bravo che è riuscito nell’audace progetto di unire una festa consolidata e i suoi protagonisti per eccellenza, l’uva e il vino, con artisti affermati nel mondo dell’arte e che ha visto nell’arco degli anni la partecipazione di artisti conosciuti come Annigoni, Talani, Folon, Scatizzi, Ciccia, Guasti, Pasquini e molti altri ancora che hanno ‘firmato’ con la loro arte il vino toscano.

“Riprendiamo a festeggiare la Festa dell’uva senza restrizioni, anche se gli ultimi due anni non hanno interrotto questo specifico evento. Il maestro Panichi ha aderito a dipingere l’etichetta delle bottiglie commemorative della 96a edizione della Festa dell’ Uva ed è quindi con piacere che possiamo aggiungere alla rassegna e alla collezione dei bozzetti originali,   nuovamente, un grande artista.” – dichiara Tullio del Bravo, curatore della mostra – “Un pittore che vanta una produzione di oltre 60 anni, con oltre 80 personali e collettive in Italia, Europa e Stati Uniti, scrittore e critico d’arte con in aggiunta interessi musicali è anche da qualche anno imprunetino in quanto residente nel nostro paese.”

“37 anni di ‘Etichetta D’Autore’ è oggettivamente un bel traguardo, se poi consideriamo il livello di ciascuna delle trentasette opere che gli artisti hanno realizzato su commissione c’è da esserne orgogliosi. Avere poi un Museo per poter sfoggiare di anno in anno questi capolavori, ci rende ancora più entusiasti di questa bellissima iniziativa che si inserisce nella Festa dell’Uva più antica d’Italia!” – dichiara Riccardo Lazzerini, presidente Ente Festa dell’Uva.

La Festa dell’Uva di Impruneta rappresenta il massimo della socialità di una comunità, è vero sono quattro rioni, è vero molte famiglie nel mese di Settembre si dividono perché ognuna a seconda delle origini torna al proprio rione, ma è veramente una festa aggregativa come credo ne siano poche in Italia.” – dichiara Alessio Calamandre, sindaco di Impruneta.

Roberto Panichi milita nell’arte a partire dagli ultimi anni Sessanta accompagnando l’attività espositiva a quella di ricercatore insegnando Estetica nelle Accademie di Firenze e Macerata, quindi Teorie delle Arti nella facoltà di Architettura come visiting professor. Già nell’adolescenza rivela una spiccata tendenza al disegno espressivo e decorativo che coltiva insieme alla musica.

In Versilia, terra dei genitori, durante i prolungati soggiorni estivi, ha modo di conoscere, ancora ragazzo, il pittore Egisto Bertozzi e il poeta scultore Garibaldo Alessandrini che fanno ‘accademie’ all’aperto, come al Quarto Platano di Forte dei Marmi Roberto Longhi, Giuseppe De Robertis, Carlo Carrà, Ardengo Soffici, cui gli capita di assistere qualche volta come allievo dei primi due.

Cristina Acidini – “Gloria di colori in libertà, in apparenza, ma con la guida di un disegno interiorizzato e sublimato a livello di pensiero progettuale, di apripista invisibile per la mano che traccia, graffia, campisce. La pittura di Panichi pare infatti aver conosciuto il fuoco e ogni altro cataclisma, salvo uscirne, con la vittoria dell’arte.”

La personale dell’artista Roberto Panichi proseguirà fino al prossimo 2 Ottobre, con orario 16.00-19.00 dal Martedì al Venerdì mentre il Sabato e la Domenica 10.oo-12.30 e 16.00-19.00.

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