La Fiorentina guarda tutti dal fondo della classifica e l’aria si è fatta improvvisamente pesante in particolare per Montella per il quale la partita di mercoledì con la Sampdoria diventa decisiva. Eppure la prestazione c’è stata. La squadra viola manca per un soffio, a trenta secondi dal termine del quinto minuto di recupero, la vittoria in campionato sul campo neutro di Parma, con l’Atalanta è un 2 a 2 intenso con tante emozioni nel finale. Non bastano l’autorete di Palomino su tiro di Chiesa e lo spettacolare gol di Ribery (su assist di Chiesa) per avere la meglio sui bergamaschi, rinvigoriti nella ripresa dagli ingressi in campo di Gomez e Ilicic. Così i viola dilapidano il doppio vantaggio, recuperati dall’ex Ilicic e dalla rete di Castagne nel recupero dopo che il Var aveva negato poco prima il pari ai padroni di casa con Pasalic.

Tatticamente, confermando lo stesso undici iniziale che aveva brillantemente imbrigliato la Juventus, Vincenzo Montella fa una precisa scelta tattica. In attesa del miglior Pedro, nel frattempo mandato a giocare in Primavera, la Fiorentina gioca senza centravanti lasciando al duo Ribery – Chiesa i principali compiti offensivi. “Quanto alla prestazione meglio di così è difficile” – dice nel dopo gara il tecnico viola. Un concetto, quello della prestazione positiva, ribadito da Pradè e dal capitano Pezzella.

A inizio gara il ricordo di Emiliano Mondonico, grande ex di entrambe le squadre, accomuna per un momento le tifoserie altrimenti avverse. Di tutt’altro genere quanto accaduto verso la mezz’ora del primo tempo quando è stata sospesa la partita per qualche minuto per i cori razzisti verso Dalbert.

 

Le Pagelle

Dragowski 5,5 – Poco impegnato, sui due gol non compie il miracolo. Non si fa sorprendere al 20’ da un rasoterra di Muriel. Ammonito.

Milenkovic 6 – Reattivo ma un errato disimpegno al 26’ per poco non favorisce Zapata. Ammonito.

Pezzella (cap) 6,5 – Ammonito in avvio per un intervento su Zapata, interventi di testa e di piede risolutivi nella propria area.

Caceres 6,5 – Esperienza e sostanza sul lato sinistro del terzetto difensivo viola, decisivo più volte in chiusura.

Lirola 6 – In fase difensiva a volte è superabile ma al 42’ dalla destra serve un pallone d’oro al centro dell’area su cui nessun compagno è pronto a intervenire. Ammonito.

Pulgar 6 – Equilibrio a centrocampo.

Badelj 5,5 – Da un pallone perso in avvio di gara nasce l’azione che porta all’ammonizione di Pezzella. Non al meglio della condizione

Castrovilli 6 – Tanti elogi in settimana, per lui prova sufficiente, meno splendente rispetto a quella con la Juventus. Al 15’ si libera e prova la conclusione, alta sopra la traversa.

Dalbert 6 – Protagonista suo malgrado nel primo tempo quando richiama l’attenzione dell’arbitro per i cori razzisti nei suoi confronti.  Un cross troppo lungo vanifica una buona ripartenza.

Dall’86’ Venuti 5 – Complice nel caos difensivo finale

Chiesa 7 – In un ruolo non suo eppure torna determina il primo gol e serve l’assist per il raddoppio di Ribery.

Dal 76’ Vlahovic 5,5 – Guadagna una buona punizione, cerca di rendersi utile in copertura.

Ribery 7 – Quando sembra sul punto di uscire realizza un gol spettacolare. Si vede la prima volta al 15’ quando improvvisa una danza nell’area atalantina ed è provvidenziale Masiello a liberare. Si vede poco ma quando ha il pallone tra i piedi è davvero difficile toglierglielo. Prima del gol, un rasoterra centrale dal limite facile presa di Gollini.

Dal 68’ Boateng 5 – Guadagna una punizione dal limite, per il resto si vede poco. Ammonito.

All. Montella 6 – Squadra che pareggia con la Juve non si cambia. Fino a trenta secondi dal quinto minuto di recupero ha ragione lui. Gli girano tutte storte ma preoccupa l’ansia finale della squadra impaurita di vincere.

 

foto in evidenza, AC FIORENTINA