Peposo, simbolo della tradizione culinaria di Impruneta [VIDEO]

L’ origine della ricetta del Peposo è antichissima, risale alla prima metà del XIII, quando ad Impruneta si producevano i mattoni per quella che sarebbe stata la Cattedrale di Firenze. Un piatto povero a base di vino e carne “inventato” dai fornacini. Questa antica preparazione, viene celebrata in una due giorni speciale definita “Peposo Day” che qui a Impruneta, comune sulle colline di Firenze, si celebra ormai da quasi 30 anni.

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La ricetta del Peposo, antico piatto di origine imprunetina, è ancora oggi più che mai occasione di dibattito. L’ origine della ricetta è antichissima, risale alla prima metà del XIII, quando ad Impruneta si producevano i mattoni per quella che sarà la Cattedrale di Firenze. Un piatto povero a base di vino e carne “inventato” dai fornacini, gli addetti alla cottura nel forno che, ai quei tempi, durava molte ore e andava sempre sorvegliata.

Paolo Pellegrini, noto giornalista enogastronomico, ci ha detto la sua su quello che sicuramente rappresenta uno dei piatti simbolo del territorio fiorentino e toscano – “Mantenere l’essenzialità della tradizione è molto importante, perché è vero che i gusti si evolvono e cambiano, però le caratteristiche fondamentali devono rimanere. Questo è un piatto che ha pochissimi ingredienti, e per questo si lega al territorio e alla tradizione”.

Intervenuto ad Impruneta, per celebrare il Peposo, anche un altro pezzo da novanta del giornalismo enogastronomico come Leonardo Romanelli  – “Troppe volte un cuoco può dire guarda che bel piatto che ho fatto, invece di dire guarda che piatto buono che ho fatto. Credo sia il momento di riacquisire l’importanza di quello che è il senso del gusto. Bisogna insegnare a mangiare. Una ricetta, un ingrediente mangiarlo con la dovuta attenzione per avere in maniera naturale un equilibrio, per avere una soddisfazione anche a livello gustativo. A questo punto anche se un piatto non è troppo bello da vedere, l’importante è che sia buono da mangiare. Quando si focalizza l’attenzione su una ricetta e in questo caso gli si dedica un palio, si stimolano le persone a cucinare bene e creando l’idea di un vincitore si dà valore ad un piatto”.

Questa antica preparazione, viene celebrata in una due giorni speciale definita “Peposo Day” che qui a Impruneta, comune sulle colline di Firenze, si celebra ormai da quasi 30 anni.

Il sindaco del comune imprunetino, Alessio Calamandrei, è sempre presente nel supportare gli eventi riguardanti la Festa dell’Uva – “La sfida è intrinseca nello spirito dei Rioni, questo del Peposo Day era un evento che in precedenza era inserito nel calendario del mese di Settembre, in una delle domeniche di avvicinamento alla Festa dell’Uva, ma visto il grande successo si è deciso di scorporarla e creare una due giorni a novembre, anche semplicemente per un discorso climatico più consono alla complessità del piatto”.

In conclusione non poteva mancare il presidente dell’Ente Festa dell’Uva, Riccardo Lazzerini, anche lui legato a questo evento come a tutti gli altri che gravitano intorno alla Festa dell’Uva – “Di certo il clima novembrino è più adatto al Peposo. Devo dire che anche da parte dei Rioni è stato riscontrato un impegno veramente alto. Poi è stato molto bello aggiungere delle novità come la cena a base di Peposo. Questo è un evento che mancava negli anni precedenti”.

Possiamo considerare il peposo una ricetta che incarna la cultura più autentica di questo bellissimo territorio, e che, grazie all’Ente Festa dell’Uva e all’amministrazione comunale, sarà sempre più valorizzata e tramandata anche alle nuove generazioni.

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