Carlo Steinhauslin, classe ’54, imprenditore fiorentino nel campo della finanza, sarà il presidente del RC Firenze Lorenzo il Magnifico per l’annata 2021/2022; ha ricevuto il collare da Pietro Lombardi nel corso dell’evento svolto a Villa Viviani (Firenze) martedì 29 giugno, alla presenza di soci e personalità cittadine.

“E’ la seconda annata a presidente di questo Club. Abbiamo già iniziato qualche service, sia con altri club che da soli, come quello di Villa Lorenzi, facciamo dei tavoli di acciaio per i ragazzi, in modo che possano studiare all’aperto”, spiega Carlo Steinhauslin.

“E’ un’annata impegnativa, perché dobbiamo recuperare un anno di tempo perduto, abbiamo tanta voglia di stare insieme, di amicizia e soprattutto di fare tanto del bene”, precisa Rita Pelagotti, segretaria del Club per l’annata 2021/2022.

Un club unito nonostante le difficoltà che è riuscito a portare a termine i molti service in programma, tra questi ricordiamo quelli nei confronti di Villa Lorenzi, per il restauro del monumento Demidoff, quello per la manutenzione del tetto dell’Abbazia di San Miniato al Monte, ma anche il vestito Il Maestro dei Musici per il Corteo storico Fiorentino. Il club ha sostenuto anche il progetto “La Stagione Perduta” del Teatro Puccini, e l’associazione Voa Voa onlus. Il Rotary Club Firenze Lorenzo il Magnifico ha inoltre partecipato, insieme ad altri 4 club del distretto 2071, al service “Rotary amico della scuola”, partecipando alla donazione di materiale scolastico ed informatico a sostegno del progetto “Scuola in Ospedale”. Un totale complessivo di 14 service conclusi, per un valore totale di circa 18.000 euro.

“Il Rotary vuol dire amicizia e, soprattutto, pensare agli altri. Molti dicono che pensare agli altri vuol dire fare beneficenza. Per me è un service anche fare beneficenza”, commenta il presidente uscente Pietro Lombardi.

Presente alla serata anche l’assistente del Governatore uscente Laura Marini “magnificato i service portati avanti dal Club insinuando simpaticamente se Lorenzo de Medici “forse” non sia più “l’Unico Magnifico” di Firenze.

Per il club l’anno appena trascorso è stato sicuramente difficile ma nello stesso tempo ha fatto emergere in tutti gli iscritti il più vero e autentico spirito rotariano.

Se oggi siamo qui vuol dire che c’è qualcosa nel Rotary che funziona, perché nonostante le difficoltà i soci sono rimasti uniti, hanno partecipato anche se in maniera differente alla vita del club e quindi le prospettive non possono che essere positive per il futuro”, dichiara Barbara Cardinali, assistente del Governatore per l’annata 2021/2022.

“Quest’anno ci siamo dovuti reinventare perché noi siamo abituati a fare molto volontariato e service sul territorio – racconta Claudia Bandini, presidente Rotaract Firenze Bisenzio 2020/2021 –, la pandemia non ce l’ha permesso e quindi ci si siamo dovuti reinventare in chiave tematica e a distanza. Da presidente devo dire che la difficoltà maggiore è stata mantenere unito il gruppo e proporre attività stimolanti che non facessero perdere il valore del Rotaract”.

Nel corso della bella serata sono stati consegnati anche i Paul Harrys Fellow, massima onorificenza rotariana, a Sandra Polo, Pierluigi Duvina, Claudia Bandin, Emanuele Amodei, Paola Del Mastio, Massimo Cocchi che nell’annata appena trascorsa si sono particolarmente distinti per impegno, contribuendo quindi al raggiungimento degli obbiettivi del club.

Consegnati anche alcuni attestati di benemerenza a Fabio Braccianti, architetto che ha seguito i lavori all’Abbazia di San Miniato, a Paola Del Mastio nella sua qualità di segretaria, e Massimo Cocchi, coordinatore delle commissioni.