In questa seconda edizione di Terre degli Uffizi ci sarà veramente tanto da poter apprezzare e soprattutto su tutto il territorio toscano; infatti quest’anno oltre a Anghiari, Montespertoli, Poppi che erano già stati coinvolti nella passata edizione, si aggiungeranno Reggello, Arezzo, San Giovanni Valdarno, San Casciano e San Piero a Sieve. Un progetto dunque che anno dopo anno si amplia sempre di più. L’idea è di creare un percorso di Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei. Per presentare il progetto non sono mancati all’appello Luigi Salvadori, presidente della Fondazione CR Firenze, Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, che insieme promuovono l’evento per valorizzare il patrimonio artistico della Toscana, e tutti i sindaci dei Comuni che sono stati coinvolti.

“L’ottima partenza del progetto l’anno scorso , confermata dai numeri dei visitatori, ci ha convinti a proseguire su questa strada” – afferma Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi -” Non si tratta semplicemente di valorizzazione il territorio in termini di turismo, ma di un riscatto dallo stigma di periferia e di una rivalutazione storica delle relazioni tra territorio e capoluogo. L’iniziativa, che si vale di nuovi studi e che spesso attira l’attenzione su opere interessantissime ma meno note delle Gallerie degli Uffizi, è volta a stimolare nuove ricerche in ambito locale e centrale e soprattutto a creare una coscienza civica negli abitanti. Molte persone, attratti dalle mostre, per la prima volta hanno avvertito la curiosità di visitare il museo della loro città o del loro paese, scoprendo così i tesori che vi si conservano. Non solo gli organi istituzionali, ma tutti i cittadini sono chiamati alla tutela e al rispetto per il patrimonio artistico, che possiamo proteggere solo lavorando capillarmente sulla diffusione della conoscenza. E perché no, anche sentendosi orgogliosamente parte integrante del meraviglioso museo diffuso che è la Toscana insieme a tutta l’Italia!”

“Il successo della prima edizione di questo progetto – dichiara il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – ha confermato la bontà dell’operazione che ha peraltro origini lontane. È infatti l’ampliamento e una ulteriore valorizzazione di un nostro progetto di marketing territoriale nato oltre 15 anni fa e che abbiamo chiamato non a caso Piccoli Grandi Musei. La pandemia ha riacceso il piacere e il desiderio di un turismo ‘slow’ che desidera concedersi a quella costellazione di piccoli centri in cui l’opera dell’uomo è un ingrediente inestricabile dall’ambiente naturale. Le nuove mostre che fanno parte della nuova edizione desiderano arricchire questo processo offrendo l’opportunità di conoscere e ammirare capolavori di grande valore che, in molti casi, sono stati ricollocati nei luoghi per i quali sono nati. Crediamo che, anche questa volta, le varie esposizioni riusciranno a moltiplicare i visitatori delle singole realtà, come è avvenuto nella prima edizione del progetto e ringraziamo le Gallerie degli Uffizi di aver voluto condividere con noi questa bellissima avventura”.

L’obbiettivo di questo progetto è collaborare con i musei periferici su tutto il territorio e riuscire a creare un flusso di turismo che si muove, quindi in un certo senso per decentrare un po’ il percorso dei visitatori che ogni anno raggiungono la Toscana. La prima edizione sembra aver raggiunto il proprio intento dato che si sono registrati ottimi risultati con un aumento del 16% delle visite nei comuni di Poppi, Anghiari e Castiglion Fiorentino. Le cinque mostre dell’anno scorso hanno registrato 36.131 visitatori e l’83% degli intervistati ha dichiarato che grazie all’evento per la prima volta aveva visitato il museo. Dunque anche i musei più piccoli in questo modo hanno avuto modo di farsi conoscere ad un pubblico molto più grande.

Una mostra sicuramente da non perdere nell’edizione di quest’anno è quella che dal 23 aprile al 23 ottobre a Reggello sarà dedicata a Masaccio in occasione del sesto centenario dell’esecuzione del Trittico di San Giovenale, la mostra ripercorrerà i legami dell’artista con gli altri Maestri del Rinascimento.

“Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura” è invece l’altra mostra sempre incentrata su di lui e che aprirà dal 17 settembre al 15 gennaio 2023 a San Giovanni Valdarno nel Museo delle Terre Nuove e nel Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie. Con dei dipinti legati all’iconografia della Madonna con il Bambino si cercherà di mostrare come Masaccio e Angelico abbiamo apportato cambiamenti importanti alla storia dell’arte rinascimentale.

 

 

Di seguito tutti gli altri eventi che caratterizzeranno tutto questo fantastico progetto:

– ‘Il Papa Guerriero. Giuliano della Rovere e gli uomini d’arme di Anghiari’. Dal 21 maggio al 25 settembre al Museo della Battaglia e di Anghiari.

– ‘La predella degli Uffizi salvata al castello di Montegufoni’. Dal 14 maggio al 8 gennaio 2023 al Museo di Arte Sacra di Montespertoli.

– ‘Pietro Benvenuti nell’età di Canova. Dipinti e disegni da collezioni pubbliche e private’ Casa Museo Ivan Bruschi ad Arezzo ospiterà dal 17 giugno al 23 ottobre la mostra.

-Al Castello Conti Guidi di Poppi, dal 8 luglio al 1 novembre, ‘Nel segno della vita. Donne e madonne al tempo dell’attesa’, che ruota intorno a un dipinto di Sante Pacini conservato nel monastero di Vallombrosa, ma proveniente da Santa Trinità a Firenze.

-Al Museo Giuliano Ghelli di San Casciano, ‘Jacopo Vignali a San Casciano. Dipinti dalle Gallerie degli Uffizi in ricordo di Carlo del Bravo’, dal 2 ottobre all’8 gennaio 2023.

-Dal 1 giugno al 6 novembre ‘Un capolavoro del Rinascimento dalla Francia a Bosco ai Frati: il trittico di Nicolas Froment. Terre degli Uffizi in Mugello’ vedrà temporaneamente ricollocata nel Convento di San Bonaventura a Bosco ai Frati, a San Piero a Sieve, l’opera che stava per secoli nella chiesa del convento, prima di essere portata alle Gallerie fiorentine con le soppressioni napoleoniche.

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