Quella volta che Villa Vogel si riempì di risate. Là dove la mattina i bambini si gettano a capofitto sui gonfiabili, ieri sera sul palcoscenico un eterno ragazzo, Leonardo Pieraccioni, ha intrattenuto le famiglie accorse ad abbracciarlo. L’evento era il Premio Stenterello, giunto alla terza edizione. Dopo Athina Cenci e Pamela Villoresi, quest’anno è toccato a Leonardo essere premiato dall’ideatore e organizzatore della manifestazione, Andrea Muzzi, dall’assessore alla cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi e dal presidente del Consiglio Quartiere 4 Mirko Dormentoni.
“Sono felice che anche due attrici così brave [Cenci e Villoresi nda] siano cascate nella trappola del Muzzi. – ci racconta Pieraccioni – E quando le trappole sono così piene di energia e amore bisogna cascarci. Ho anche riabbracciato il vecchio Muzzi, abbiamo iniziato che eravamo bambini e siamo ancora qui a raccontare, mi si passi il termine, un po’ di puttanate”.
Leonardo Pieraccioni è nato e cresciuto nel centro di Firenze, per l’esattezza in via della Mattonaia. Una città alla quale ancora oggi l’attore e regista è ancora molto legato.
“Del periodo in cui ero un ragazzo che faceva cabaret credo che mi siano rimaste fortunatamente le radici, la matrice, le energie di questo quartiere pieno di bellezza. Come spesso ho raccontato, cercherò sempre di rimanere a Firenze perché a Roma, dove comunque ho casa e spesso e volentieri lavoro, di un mio film mi chiedono: ‘Quanto ha fatto?, ‘ mentre qui a Firenze la domanda è ‘Com’è?’. Ed è una differenza meravigliosa perché qui si vive la vita da spettatori, laggiù si vive la vita da imprenditori, che per quanto mi riguarda la sento piuttosto distante. A certe feste romane ho sempre pensato che ci fosse meno allegria che a frequentare i giardini fiorentini.”
Attualmente il comico toscano sta lavorando al suo nuovo film ma preferisce non parlarne.
“Sarà un film che avrà un primo e un secondo tempo, – scherza Leonardo – ho pensato: sai che fo? Faccio prima il secondo tempo e poi il primo tempo. Poi ci vuole qualcuno che lo spieghi, il film. Ai miei tempi non si aspettava l’inizio del film, si guardava tutto il secondo tempo e con il primo si capiva quello che era successo nel secondo.”
I più avrebbero salutato e ringraziato. Leonardo no. Ha dato vita a uno spettacolo improvvisato in modo del tutto naturale con quella genuina capacità di coinvolgere il pubblico che gli è congeniale. A seguire, il suo ultimo film “Se son rose” mentre decine di persone in coda lo attendevano per gli ultimi autografi.
Infine, Leonardo ha rilasciato anche alcune dichiarazioni a proposito della Fiorentina.
“Commisso?” – ha commentato Leonardo – “Spero che questo personaggione, che ci sta molto simpatico, investa nella Var, nei guardalinee, investa in tutti quegli elementi in cui spesso tante altre società hanno investito negli anni ”.
Foto, profilo Facebook Leonardo Pieraccioni