A Venezia si entra nel pieno della rassegna biennale della Fondazione Musei Civici, la quinta edizione del MUVE contemporaneo avrà il proprio fulcro a Palazzo Ducale che dal 26 marzo già ospita la mostra di Anselm Kiefer “Questi scritti quando verranno bruciati daranno un pò di luce (Andrea Emo)” e rimarrà a disposizione di tutti i visitatori fino al 29 ottobre 2022 nella sala dello Scrutinio. Questa installazione di uno degli artisti viventi più grandi è sicuramente molto attesa. Il titolo della mostra riprende una frase del celebre filosofo veneziano Andrea Emo, il quale non volle mai organizzare il suo pensiero in modo sistematico ma le sue riflessioni sul nichilismo in molti le considerano anticipazioni dei concetti poi espressi da un altro grande come Heidegger. I dipinti che si possono ammirare lungo tutto il percorso sono stati realizzati tra il 2020 e il 2021 e creano un bellissimo contrasto con le trentatré tele monumentali del soffitto e con la valenza eroica dell’intero ciclo decorativo del Palazzo.

La Fondazione Musei Civici di Venezia ci teneva alla partecipazione di un’artista cosi importante per poter dimostrare quanto ancora Palazzo Ducale potesse rappresentare un centro di cultura viva. Sicuramente una bella sfida visto che era da più di trecento anni che le sale non ospitavano pitture e porre nuovi dipinti sopra quelli più antichi non era scontato potesse essere una mossa vincente. La sfida, accolta in pieno, è stata anche per lo stesso Kiefer che si è ritrovato a dover lavorare al fianco di grandi pittori del passato come Tintoretto per citarne uno su tutti. Il famoso artista veneziano infatti era stato chiamato insieme ad altri a ridipingere la gloria di Venezia per mare e per terra sulle pareti della Sala dello Scrutinio, dopo il devastante incendio del 1577.

Questi dipinti dell’artista contemporaneo, come nel disegno ineluttabile della vita, nascono dalla negazione, dalla cancellazione di altri cui si sovrappongono, in un certo senso sono l’esito del fuoco che ha bruciato l’intera decorazione della sala nel 1577, ma anch’essi sono destinati a morire quando si allontaneranno da Palazzo Ducale.

Venezia rappresenta un luogo di transito e passaggio di culture tra Oriente e Occidente. L’arte contemporanea come luogo della riflessione su temi universali, che attraversano Venezia, crocevia del mondo e della storia, nei suoi 1600 anni dalla fondazione per trascenderla e aprirsi a visioni filosofiche attuali.

Se a Palazzo Ducale abbiamo il centro di questa edizione del MUVE contemporaneo non mancano tante altre mostre e spazi dedicati all’arte tutti da scoprire per lasciarsi avvolgere dalla magia di Venezia e dell’arte.

-Alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro: con Afro 1950-1970 Dall’Italia all’America e ritorno / From Italy to America and back

-L’esposizione Palazzo della memoria di Raqib Shaw, artista di origini indiane che traduce visioni della grande pittura veneta in cesellate superfici.

Questi sono solo alcuni degli eventi, per conoscere il ricco programma completo consultare il sito ufficiale del MUVE contemporaneo https://www.visitmuve.it/it/programma-attivita-2022/muve-contemporaneo-2022/.

 

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